Titolo: il pagamento unificato Il pagamento che, a questo punto, è comprensivo di competenze fisse e delle competenze accessorie autorizzate, pagamento quindi unico netto al dipendente con gli stessi tempi e le modalità, quindi, quella che oggi è la modalità di riscossione già scelta dal dipendente per ricevere lo stipendio automaticamente diventerà anche la stessa per l'erogazione, per il pagamento e la riscossione delle competenze accessorie. Il decreto legge di maggio ha abolito la figura, per il pagamento degli stipendi, del funzionario delegato, pertanto le modalità per riscuotere gli stipendi. A questo punto gli stipendi onniscomprensivi di competenze fisse e accessorie saranno quelle già in uso per il pagamento dello stipendio,ad esclusione quella del delegato alla riscossione e quindi tutti i circuiti bancari-postali, libretti postali o eventualmente il contante, ancora previsto per tesoreria o contanti all'ufficio postale. Il pagamento Unificato è netto al dipendente ma significa anche un unico pagamento dell'IRPEF, un unico versamento di contributi previdenziali e assistenziali, quindi una grande azione di razionalizzazione, snellimento amministrativo, altro fattore importante credo sia anche quello che consentirà ad SPT di attuare sullo stipendio mensile del dipendente una più puntuale imposizione fiscale nel senso che, riusciremo conoscendo appunto le accessorie in tempo reale e mensilmente ad applicare nel miglior modo possibile, diciamo così,l'IRPEF mensile quindi non arrivare a conguagli fiscali pesanti nel mese di febbraio nell'anno successivo. (....) Non è detto che tutti i pagamenti vadano a buon fine. e quindi SPT, appunto, emette i pagamenti veicolati verso la tesoreria, gestita dalla banca d'Italia, se tutto va bene il pagamento va al dipendente e se banca d'Italia ne rendiconta i pagamenti a SPT, rendiconta per capitolo, il famoso capitolo di cedolino unico per centro di responsabiltà programma. Sarà SPT,poi, ad imputare pagamenti sui piani di gestione delle spese secondo la natura fissa o accessoria. Se il pagamento invece non va a buon fine,banca d'Italia, veicola, versa quella somma sul capitolo d'entrata, in particolare all'articolo due, ricordando che all'articolo uno è quello che come è stato illustrato serve a gestire invece il giro dei residui per la riassegnazione alla competenza. A questo punto bisogna riemettere il pagamento verso il dipendente beneficiario. E'l'amministrazione che provvede in particolare, all'interno dell'amministrazione, è l'ufficio responsabile delle competenze fisse che una volta rimossa la causa che ha impedito il buon fine del pagamento, come per esempio, delle coordinate bancarie che sono state chiuse Quindi richiedere ad SPT la riemissione del nuovo pagamento su cui banca d'Italia di nuovo darà poi rendicontazione e che SPT a questo punto imputerà a quel piano gestionale 50 di quel capitolo di cedolino unico, che era l'ultimo piano di gestione: riemissione dei pagamenti non ancora andati a buon fine, quindi appositamente istituito. Ora per chiudere il giro tra il capitolo d'entrata su cui banca d'Italia versa le somme dei non andati a buon fine e l'imputazione dei pagamenti che invece vengono fatti sul piano di gestione 50 attraverso la riassegnazione con decreto del ministro del tesoro. E'sempre l'amministrazione che dovrà richiedere a ragioneria per il tramite del competente ufficio centrale del bilancio, veicolata questa richiesta ad IGB, per la riassegnazione delle somme versate in entrata al pertinente piano di gestione della spesa.